15 novembre 2019

Xicheng, Xicheng, Xicheng-! ...Ed un incensiere.

Le Rispettive Follie pt.5

Coppia: Lan Xichen x Jiang Cheng
ATTENZIONE: Eventuale OOC poichè post-canon

"Quindi il piano di metterli insieme sta funzionando?!" chiese Jin Rulan, servendo del tè a Lan Sizhui come fosse una ricompensa.
"Sembra di sì," rispose Sizhui afferrando la tazzina con gratitudine "E' stato un rischio, ma sembra che c'abbiamo visto giusto-- Tuttavia..."
"Tuttavia?"
"...E' solo un'impressione, ma non mi sembrano... Come dire..." Sizhui esitò accarezzandosi il mento.
"L'umore di mio zio sembra decisamente migliorato. Anche quello del Gran Maestro Lan, da quello che mi racconti..." constatò con semplicità Rulan.
"Sì, ma... E' come se avessero bisogno di un'ultima spinta per-- Tipo aprire sinceramente i loro cuori l'uno a l'altro..."
Jin Rulan non riuscì a trattenere una risata "Mi chiedo come fai a dire una roba del genere e restare serio."
Sizhui lo guardò con sufficienza. Come se non sapesse cosa passasse per la testa dell'amico quando Jingyi si trovava nei dintorni. Era a capo di una Scuola di coltivazione, era diventato un marito ed un padre, ma era ancora un ragazzino "--Forse dovrei chiedere consiglio a Wei Wuxian," sbottò quindi.
"Wei Wuxian--?!" gridò il Gran Maestro Jin, incapace di trattenere la sorpresa.

***

Quando Lan Xichen lo aveva contattato dicendogli che sarebbe passato a trovarlo, di certo non si aspettava il suo arrivo nel cuore della notte.
"Che razza di orario per presentarsi..? Hai preso la mia Scuola per un albergo?" si lamentò prontamente Jiang Wanyin.
"Scusami ma... Ho dovuto recuperare questo nel tragitto, e i tempi si sono un pò allungati..." rispose Xichen mostrando all'altro un piccolo contenitore di legno. Già dalla fattura del recipiente sembrava qualcosa di prezioso ed antico.
"Di cosa si tratta?" chiese incuriosito.
"Vedrai," rispose l'altro divertito dalla reazione.

Una volta sistematosi all'interno della residenza principale di Approdo del Loto, nella stanza privata del Gran Maestro Jiang, Lan Xichen reputò opportuno condividere il contenuto della preziosa scatola, che andò ad aprire sul pavimento della stanza, davanti gli occhi stupiti del suo amante.

"..."

Il misterioso oggetto si rivelò essere un incensiere, dalla fattura piuttosto antica, scolpito nell'aspetto di un Mo.

"Un incensiere? Tutto qui?" constatò Wanyin con una certa delusione "Vuoi accenderlo stanotte mentre--"
"Non vuoi sapere chi me l'ha dato?" tagliò impazientemente Xichen.
"Ha importanza?"
"Beh, se te lo sto facendo notare..."
"Mio nipote? Huaisang..?"
Xichen si chiese da dove uscisse la menzione di Nie Huaisang ma non se la sentì di investigare, "E' stato Wei Wuxian a dirmi di fartene dono."
Jiang Wanyin serrò le labbra alla menzione di quel nome, e Xichen si chiese se fosse stato meglio starsene zitti... "Sembra essere in contatto con Sizhui," cercò di spiegare "Ed attraverso di lui sia venuto a conoscenza di alcune osservazioni fattogli da Jin Rulan nei tuoi riguardi--"
Sizhui. Rulan. Nomi ricorrenti che non gli dicevano nulla di buono. Anche se ormai erano due adulti ai suoi occhi sarebbero sempre stati due ragazzini impiccioni ed impertinenti. "Che osservazioni? Per creare interesse in Wei Wuxian sarà stato qualcosa di eccessivamente orribile, di sicuro."
"Non è entrato nei dettagli ma mi ha confidato di essere in possesso di questo particolare oggetto spirituale che avrebbe potuto aiutarti. Mi sono offerto di venire a prenderlo e consegnartelo... E magari provarne i benefici con te stanotte. Ammetto che essere tornato a prendermi cura a pieno regime della gestione della Scuola è risultato più provante del previsto--"
"Sono fortunato ad avere tutte queste persone a preoccuparsi per me. Mio nipote, Wei Wuxian, te..." osservò con un tono sprezzante ed ironico.
Lan Xichen lo rimproverò con un sorriso amaro "Dovresti essere felice di essere amato."
Jiang Wanyin si morse la lingua e si voltò dall'altra parte per nascondere l'improvvisa vampata di rossore sul visto "...Ma stai zitto."

Approfittò del movimento per far finta di sistemare il loro giaciglio per quella notte.

Provato dal lungo viaggio, Lan Xichen si addormentò quasi immediatamente, con un certo disappunto di Jiang Wanyin, che si era già preparato mentalmente ad una bella nottata di piacere.
"Amato, uh?" constatò con amarezza trovando spazio e conforto sul petto di Xichen, addormentandosi al ritmo del respiro regolare dell'altro.

Quando riaprì gli occhi non si trovava nella sua stanza, ma riconobbe comunque Approdo del Loto.
Sollevò la testa dalle ginocchia di Lan Xichen e si tirò seduto su uno dei ponticelli che univano una struttura all'altra nella leggera architettura della residenza.
Non prestò quasi attenzione all'altro perchè percepì, nella famigliarità di quella nebbiolina umida e densa che sembrava rendere tutto latteo ed ovattato, una sensazione piena di languore e nostalgia.
Alzatosi in piedi realizzò infine di cosa si trattava. Provò una punta d'ansia. Ripensò alla bestia rappresentata dall'incensiere, una creatura esotica che si nutre di sogni.

Si voltò di scatto verso Lan Xichen, "Un sogno?"
Lan Xichen a sua volta sembrò stupito, come se se ne fosse reso conto solo in quel momento.

L'espressione di Jiang Wanyin si incupì "Cosa significa? Siamo prigionieri di un incantesimo? --Come ci si sveglia?!"
Lan Xichen si alzò in piedi a sua volta, raggiungendo l'altro. Era una situazione decisamente strana, ma non si sentiva in pericolo.
"Maledetto Wei Wuxian," sibilò Wanyin tra i denti, e Xichen realizzò che il suo amante non era dello stesso parere.

"Non credo che tuo fratello ci abbia messo volontariamente in una situazione di pericolo," constatò, "Forse esplorando il sogno arriveremo a qualche sorta di indizio che--"
"Fermati!" lo bloccò immediatamente sui suoi passi Wanyin, "Non ti muovere da qui. Questo è--"
La frase nervosa fu interrotta da una risata gentile.

Jiang Wanyin rabbrividì. Era come pensava.
Si trovava nel suo sogno.

"Chi è?" chiese Lan Xichen, notando l'espressione sopraffatta di Wanyin. "N-Non ti muovere da qui." rispose l'altro, stringendo la presa per bloccarlo.
A quel punto però una seconda risata raggiunse le orecchie di Lan Xichen, una risata composta ma sincera che trafisse il suo cuore.
Corrugò le sopracciglia "Wangji?!"
Abbassò lo sguardo con urgenza su Wanyin come a cercare una spiegazione, che continuava a trattenerlo per le braccia. Il suo sguardo era distolto, gli occhi umidi, le guance rosse.

Altre voci si unirono a quelle già ascoltate. Una discussione amichevole, intervallata da risate.
Veniva proprio da dietro l'angolo. Arrivò anche la voce di Wei Wuxian ad unirsi al gruppo. E la sua. E quella di Wanyin. Non riusciva a capire cosa dicessero, ma--

"Ti prego, non guardare!" lo pregò di nuovo Wanyin, stavolta supplicando.
Ma se si trovavano scaraventati lì c'era di certo un motivo, e a Lan Xichen era chiaro che non lo avrebbero scoperto restando fermi.
Si fece coraggio e si liberò dalla morsa di Jiang Wanyin, afferrandolo a sua volta per il braccio e trascinandolo con sè.
L'altro cercò di fare resistenza puntando i piedi, ma ormai Lan Xichen poteva vedere cosa accadeva dietro l'angolo, e spalancò gli occhi incredulo, mentre sentiva il viso di Jiang Wanyin sprofondare nella sua schiena con vergogna.

Dietro l'angolo si celava una piccola area adibita a sala da pranzo all'aperto, all'ombra di un piccolo ciliegio ricolmo di fiori.
Al centro un tavolo, attorno al quale erano riunite cinque persone sorridenti che pranzavano insieme.
Si trattava di lui, Wanyin, suo fratello, Wei Wuxian, e quella che sembrava essere la sorella maggiore del Clan Jiang, Yanli.

"Maestro Lan, prego, si serva pure!" uscì dalle labbra rosa e dolci di Yanli con la musicalità di una poesia.
"Grazie infinite," sorrise l'altro Xichen, accettando la ciotola fumante.
"Vedi? Te lo avevo detto che la zuppa di loti e maiale di mia sorella è imbattibile!" constatò l'altro Wanyin gonfiando il petto con orgoglio.
Lan Wangji rideva della situazione, mentre Wei Wuxian cercava di riportarlo scherzosamente alla calma con delle gomitate appena accennate, come a voler fare più scena che altro, risultando ancora più ridicolo del solito.

Lan Xichen sentì il viso di Jiang Wanyin avvampare di fuoco sulla sua schiena.
Si voltò e non disse nulla stringendolo tra le sue braccia, stordito da quello ciò che significava la sua presenza in quel sogno.

***

Quando riaprì gli occhi, si rese conto che sia lui che Wanyin, ancora stretto al suo petto, non si trovavano più ad Approdo dei Loti. L'aria si era fatta più aspra e secca, e Lan Xichen riconobbe l'architettura di Meandri delle Nuvole nel crepuscolo.
Anche Jiang Wanyin alzò la testa spostandosi dalle braccia dell'altro, più per la stanchezza che per la curiosità.
"Voglio svegliarmi..." gemette, poi nel buio notò una figura vestita di bianco che gli sembrò famigliare.
Sembrò famigliare anche a Lan Xichen, che commentò prontamente "E' il mio turno, adesso."
Senza dire altro prese Jiang Wanyin per la mano seguendo la misteriosa figura, che entrò in quella che sembrava una residenza appartata.
Confuso, Jiang Wanyin seguì lo sguardo di Xichen all'interno e si stupì "Ma quello--?! Cosa--"

Seduto sulle ginocchia, il giovane vestito di bianco con lo sguardo basso e le guance macchiate di rosa era lui, un giovane Jiang Cheng, allora studente ed ospite a Gusu insieme ai suoi fratelli.
Una delle porte scorrevoli si aprì, e con suo grande stupore ne uscì un altro Jiang Cheng, stavolta adulto. Indossava una semplice sottoveste viola a coprirne il corpo nudo, i lunghi capelli sciolti sulle spalle. Vide il suo giovane doppio ma non sembrò particolarmente stupito. "Sei arrivato?" chiese.
Il ragazzo invece sussultò ed arrossì ancora di più, annuendo.
L'uomo sorrise e si avvicinò all'altro, che socchiuse gli occhi arrendevole, lasciandosi accogliere tra le braccia muscolose prima, e baciare con trasporto poi.

Dopo qualche minuto di baci e carezze sapienti, il ragazzo era già nudo tra le braccia dell'altro sè stesso, quello più sensuale, più consapevole, più affamato.
Il giovane A-Cheng gemette mentre la mano di Jiang Cheng si stringeva attorno la sua lunghezza immatura, mentre i suoi denti mordicchiavano i piccoli capezzoli del ragazzo. L'altro Jiang Cheng sorrise divertito e prestò la sua lingua alla bocca del ragazzo, alla ricerca di un conforto da quel piacere così intenso ed improvviso.

Il "vero" Jiang Wanyin intanto guardava sconvolto, senza parole, e solo con grande sforzo riuscì a guardare negli occhi Lan Xichen, adesso seduto al suo fianco "--Cosa cazzo è questa roba?!" chiese con urgenza.
"Il mio sogno..." rispose con sincerità Lan Xichen sorridendo.

Nel frattempo dalla porta scorrevole, rimasta aperta, si era affacciata una nuova figura. Era Lan Xichen, nudo, e con lo sguardo concentrato sui due Jiang.
"Allora, come và?" chiese ai due corpi nudi avvinghiati davanti ai suoi occhi.
"Rispondi al Gran Maestro," sospirò Jiang Cheng nell'orecchio di A-Cheng.
"Z-Zewu-jun, per favore..." lo supplicò dolcemente A-Cheng aprendo le gambe per offrirsi.

"...O almeno, questo è l'inizio," aggiunse compiaciuto il "vero" Lan Xichen ad un "vero" Jiang Wanyin sempre più esterrefatto, che tuttavia non riusciva a distogliere lo sguardo dalla scena.

Realizzò infatti che guardare Lan Xichen da quel punto di vista era davvero un privilegio: difficilmente poteva apprezzare la bellezza del suo corpo nella sua totalità quando giacevano insieme, ma adesso, mentre si piegava sul ragazzo per nutrirlo con la sua virilità, poteva apprezzare in maniera più nitida la muscolatura delle schiena, la linea precisa del suo bacino, l'erotismo che sprigionava quel corpo candido ma solido e forte.
Socchiuse le labbra, trovandosi ad invidiare il giovane A-Cheng, riempito al ritmo preciso e vigoroso del gran maestro Lan.

Dopo qualche secondo si avvicinò ai due amanti l'altro Jiang Cheng, il cui aspetto sensuale e trasandato fece arrossire ancora di più Wanyin: era forse un'altra fantasia di Xichen, o davvero appariva così ad i suoi occhi..?
"Lan Huan, tirati su--" ansimò mordendo il collo bianco della Giada "Voglio unirmi a voi anch'io..."
Lan Xichen annuì con un gemito. Tirò su le gambe di A-Cheng per riempirlo più in profondità, piegandosi su di lui per baciarlo, mentre al tempo stesso si offrì a Jiang Cheng.
Jiang Wanyin era a bocca aperta mentre vedeva quello sfacciato altro sè stesso prendere posto dietro Xichen e farlo suo.
Lan Xichen grugnì di piacere sulle labbra di A-Cheng e A-Cheng arrossì ancora di più, visto che il ritmo del loro sesso si era fatto più intenso e vigoroso.

"Wanyin," chiese quindi il Lan Xichen al suo fianco, facendolo saltare "Quale dei due invidi di più..?"
Jiang Wanyin serrò le labbra e lo fissò con un'aria di sfida, senza però dire niente. Era in effetti senza parole per lo stupore, ma senz'altro anche molto eccitato-- E al momento non era davvero sicuro quale dei due Jiang Cheng invidiasse di più!

Nel frattempo Lan Xichen aveva raggiunto il suo orgasmo, e stava versando nel giovane A-Cheng le ultime gocce del suo seme, mentre Jiang Cheng continuava impietosamente a montarlo.
A-Cheng si fece sfuggire un piccolo lamento dalle labbra ormai rosse di baci: la sua giovane erezione era ancora dura ed insoddisfatta.
Jiang Cheng rise, rimproverando uno sfinito Xichen che cercava di riprendere fiato "Beh? E' tutta qui la stamina dei cultori di Gusu..?"
Lan Xichen rise a sua volta. Si offrì con più fermezza a Jiang Cheng dietro di lui, mentre accettava la lunghezza di A-Cheng nella sua bocca, cercando di dare piacere al giovane amante, che rispose immediatamente con dei gemiti molto sonori. Pose d'istinto le dita tra i capelli di Xichen, spingendo il bacino in profondità nella sua bocca accogliente e calda.

"S-Sei davvero un--" constatò Wanyin distogliendo finalmente lo sguardo per fissarlo su Xichen.
Xichen sorrise colpevolmente.
"E mi hai pure tirato fin qui per mostrarmi questa... Questa scena. E' quindi questo che vuoi?" chiese.
"Forse lo sogno," rispose Xichen "perchè so che tu non lo faresti mai?"

Gli occhi di Jiang Wanyin divennero due fessure.
Lo stava ovviamente provocando. Non vedeva l'ora di svegliarsi e dirgliene quattro.

"Mh, questo è decisamente il mio preferito, però."

Wanyin sobbalzò appena sentì le parole pronunciate sul suo collo. Si voltò di scatto e si trovò di fronte l'altro Lan Xichen, nudo, a due millimetri dalle sue labbra. Odorava ancora di sesso, e del seme dei suoi amanti.
Dopo poco sentì il petto di Lan Xichen premuto sulla sua schiena.
Era ora inerme in mezzo ai due, e sapeva come sarebbe andata a finire "Sei... Sei un--"

Le labbra appassionate di Xichen spensero le sue proteste, mentre l'altro si affrettava a spogliarlo.
Ovviamente sapevano tutti e tre che che non avrebbe opposto la minima resistenza, eccitato com'era dallo spettacolo cui aveva assistito momenti prima-- E il fatto che si trattasse di una situazione che, constatò colpevolmente, non gli sarebbe poi così dispiaciuto affrontare.
--Probabilmente Lan Xichen aveva ragione, non sarebbe mai riuscito a dominarlo nella realtà... Ma in un sogno, forse...

"Xichen," disse rompendo il bacio per rivolgersi allo Zewu-jun che lo aveva accompagnato in quella fantasia onirica "Non così... Girati. Voglio..."
Lan Xichen sembrò divertito dall'ipotesi. Obbedì, lasciandosi sulla schiena ed offrendosi aprendo le gambe per accogliere l'uomo. Jiang Wanyin si morse la labbra.
Si piegò sul corpo dell'amante mentre lo Xichen dietro di lui iniziava a trovare spazio dentro di lui. Il tempo di trovare un ritmo comune, ed i tre erano adesso avvinghiati in una morsa di piacere.
Jiang Wanyin non era certo di cosa provasse, in fondo era sempre un sogno, e il piacere che provava, così intenso e stordente, poteva essere un'illusione, la manifestazione dei suoi desideri e quelli di Xichen sotto di lui.
In qualche modo Xichen trovò le sue labbra, e per un momento Jiang Wanyin smise di pensare, abbandonandosi a quella strana morsa erotica, quell'intensità impareggiabile mentre riempiva di seme il suo amante, che a sua volta riempiva lui e-- I due si ritrovarono svegli nel loro giacilio a Yunmeng, nessuna traccia del piacere intenso provato nei loro sogni.

Jiang Cheng si tirò seduto tra le lenzuola, deluso "Ma che-?!"
"Quindi è vero. Questo incensiere ci ha davvero catapultati nei sogni l'uno dell'altro," constatò Xichen, ugualmente deluso ma anche incuriosito dall'artefatto.
"Wei Wuxian," sibilò Jiang Wanyin, ormai perfettamente sveglio "Prenderò questo incensiere e glielo--"
Xichen cercò di placare il tentativo dell'altro di afferrare l'incensiere con intenzioni non molto pacifiche "Aspetta, cerchiamo di capire. Tuo fratello con questo dono ha probabilmente cercato di farci capire qualcosa--"
"Tu non conosci Wei Wuxian come lo conosco io," affermò Wanyin con convinzione "di certo ha cercato di prendersi gioco di me...Di noi!"
"Tu credi..?"
"Ne sono certo! Adesso si starà facendo grasse risate alle nostre spalle e--"
"Comunque sono felice di aver saputo che... Avresti riservato un posto per me e Wangji alla tua tavola," ammise Xichen sinceramente.
Colto alla sprovvista Wanyin tacque all'improvviso.
Sembrò riflettere su cosa dire, poi sbottò "Io non sono certo di essere felice di aver saputo che all'epoca avessi questo genere di pensieri su di me."
Xichen sospirò "Eh, non avevo quelle fantasie su di te, la prima volta che ci siamo visti," ammise "ma col senno di poi... Me ne sono pentito. Forse... Avessi avuto occhi per te, molte sofferenze me le sarei risparmiate."
Wanyin si fece serio, cogliendo a pieno ciò che quelle parole comportavano.
Tornò vicino all'altro, mansueto "Non possiamo tornare indietro nel tempo... Ma possiamo recuperarlo. Non credi?" chiese a voce bassa.
Lan Xichen si voltò verso di lui, un'espressione emblematica nel suo sguardo. Poi lo rincuorò con un sorriso.

***

L'indomani Lan Xichen era pronto per far ritorno a Gusu.
Mentre Jiang Wanyin lo ricopriva di raccomandazioni col cipiglio di una madre severa, Xichen sospirò alla realizzazione che dopotutto i suoi sogni che contemplavano il giacere con due amanti sarebbero restati tali... Probabilmente quella era solo un'altra delle tante maledizioni che i suoi Venerabili Fratelli avevano lanciato su di lui... Poi si ricordò di una cosa.

"...Ma perchè quando ti ho mostrato l'incensiere hai pensato che fosse un dono di Huaisang?" chiese a bruciapelo.
"Eh?" chiese confuso Wanyin, che in quel momento gli stava semplicemente raccomandando un sentiero più rapido per tornare a Meandri delle Nuvole.

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